L’Islanda è uno dei paesi meno popolati in Europa (poco più di 300000 abitanti) ma è anche uno dei più belli da un punto di vista paesaggistico e sicuramente uno dei più interessanti dal punto di vista geologico.
Collocata sulla dorsale medio atlantica, da cui affiora, l’Islanda è caratterizzata da un’intensa attività vulcanica e geotermica, che nel corso del tempo ne ha modificato il paesaggio. L’interno è costituito da montagne ed estesi ghiacciai, mentre la zona costiera è spesso pianeggiante. Nel versante meridionale, grazie alla corrente del Golfo, ha un clima temperato, mentre nel versante settentrionale è molto più freddo e più consono a queste latitudini.
Ricoperta per il 10% da ghiacciai, l’Islanda presenta una superficie formata da rocce prevalentemente basaltiche. Gran parte del suo territorio è occupato da montagne che raggiungono discrete altezze (il monte più alto è l’Hvannadalshnúkur, 2119 metri). Le coste, ricche di insenature e fiordi a nord, a sud si presentano arenose e basse. Altri elementi che caratterizzano l’isola sono le splendide cascate, le manifestazioni geotermiche (fumarole, pozze calde, geyser), i ghiacciai e i faraglioni.
Il viaggio fotografico
La scelta di effettuare il viaggio a novembre è scaturita dalla volontà di coronare il sogno di osservare e fotografare l’aurora boreale e allo stesso tempo riprendere gli aspetti paesaggistici caratteristici (cascate, geyser, fiordi, lagune ecc.) di questo affascinante territorio.
E’ necessario però sottolineare come, nel periodo che va da ottobre a marzo, vi siano alcune limitazioni negli spostamenti e, purtroppo, molte probabilità di incappare in giornate intere di maltempo. Durante il tardo autunno e l’inverno le nevicate sono improvvise e frequenti, e quasi tutte le strade che portano all’interno dell’isola, in zone montagnose o a ridosso dei ghiacciai, sono chiuse; il tour “obbligato” è quindi il giro dell’isola sulla celebre “strada n. 1″ o “anello”.
E’ capitato di rimanere 2 giorni a Vik e non riuscire nemmeno a scendere dall’auto a causa di pioggia e vento; questi imprevisti legati al meteo vanno calcolati, quindi sono consigliati almeno 10 giorni di permanenza in terra islandese, per avere più probabilità di incontrare qualche bella giornata e soprattutto qualche serena nottata.
Sicuramente le mete imperdibili in questo periodo (meteo permettendo) sono:
– le cascate: Oxararfoss, Bruarfoss, Gullfoss, Seljalandfoss, Skogafoss e Svartifoss a sud; Dettifoss (la più grande d’Europa) e Godafoss (la cascata degli dei) a nord e le cascatelle del Kirkjufell a ovest
– le coste rocciose: scogliere di Reykyanes, faraglioni di Vik (Dyrholaey e Reynisfjara) e Hvirtsekur (martello di Odino)
– i geyser: lo Strokkur Geyser e le aree geotermiche di Reykyanes e Leirhnjukur
– la laguna ghiacciata di Jolkulsarlon
– l’aurora boreale, che può presentarsi ovunque a diverse intensità: maggiore è il Kp, maggiore è la possibilità di assistere ad una grande aurora anche a queste latitudini (l’Islanda è posta appena sotto il circolo polare artico). Occorre tenere d’occhio i siti che si occupano specificatamente delle previsioni per questo fenomeno ottico/magnetico, come ad esempio http://en.vedur.is/weather/forecasts/aurora/ e sperare nel bel tempo e nel novilunio (noi abbiamo programmato il viaggio in corrispondenza delle fasi lunari in cui l’emisfero visibile della luna rimaneva parzialmente o completamente in ombra)
Da un punto di vista strettamente logistico, consigliamo (come in tutti i paesi nordici ed europei in genere) di noleggiare l’auto presso una delle società locali, che applicano ottime tariffe, sono professionali e soprattutto oneste, come ad esempio: https://www.reykjavikrentacar.is/
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Selezione di scatti dal viaggio in Islanda:
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Attrezzatura utilizzata:
– fotocamere: Nikon D750 e Nikon D800
– obiettivi: Nikon 14-24 f/2.8, Nikon 24-70 f/2.8, Nikon 70-200 f/4 VR, Samyang 14 f/2.8, filtri ND