La Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo, meglio nota tra gli appassionati naturalisti come “Isola della Cona”, si trova in provincia di Gorizia, non molto distante dal porto di Monfalcone, ed è una penisola (di fatto collegata alla terraferma mediante una diga) racchiusa tra l’ultimo tratto del fiume Isonzo a ovest e il canale Quarantia (che ha rappresentato la foce principale del fiume nel periodo tra il 1895 ed il 1935) ad est, e circondata poi dal Mare Adriatico.
Nel recente passato l’Isola della Cona è stata sottoposta a parziali opere di bonifica; a seguito di un lungimirante progetto è stata ricreata, su un’area di circa 30 ha, una zona paludosa, il cosiddetto “Ripristino“, che in parte si prosciuga nei periodi di maggior siccità, ma che attira, per la sua particolarità morfologica e ambientale, un gran numero di uccelli, specialmente limicoli. Tutto il “Ripristino” è delimitato da paratie dalle quali, in punti specifici, ci si può dedicare all’osservazione degli animali; in alcune zone sono stati anche predisposti dei “punti schermati” da cui si possono fotografare i numerosi soggetti.
I punti di osservazione, dislocati lungo il percorso, sono: “Capriolo” e “Volpe”, ottimi all’alba soprattutto per i limicoli; “Piro Piro”, che a dispetto del nome è in realtà il famoso “capanno dei gruccioni”; e poi “Palot”,”Cavaliere d’Italia”, “Girigola”, per finire al grande osservatorio della “Marinetta”, disposto su tre piani. Più lontani dall’afflusso degli appassionati, e proprio per questo spesso molto interessanti a livello di specie avvistabili, sono l’osservatorio del “Biancospino” e il “Cioss”.
La realizzazione di nuovi habitat tra loro diversificati ha notevolmente incrementato la già elevata biodiversità del sito, che attualmente conta moltissime specie botaniche e faunistiche; tra queste ultime spicca l’avifauna, con circa 300 specie, di cui oltre 80 nidificanti (alcune non in modo costante).
Ogni stagione riserva all’appassionato birdwatcher/naturalista/fotografo una serie di specie osservabili con una certa facilità: l’inverno è ottimo per anatidi, oche (i cui contingenti, provenienti dall’Europa orientale e centro-settentrionale, contano migliaia di esemplari) e passeriformi stanziali; la primavera e l’estate richiamano soprattutto i limicoli, ma in questo periodo (a partire da maggio, fino ad agosto) sono i gruccioni, nidificanti, ad attirare una folla di fotografi naturalisti da ogni parte del nord-est Italia e non solo.
A completamento dell’ecosistema, con la finalità di controllare la vegetazione mediante il pascolo e di attivare attività di ecoturismo compatibili con la conservazione del sito, sono stati immessi anche alcuni cavalli di razza Camargue.
In sintesi, l'”Isola della Cona” è uno dei luoghi migliori, in Italia, dove praticare il birdwatching e la fotografia naturalistica.
Selezione di scatti effettuati nella Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo (Isola della Cona):